Pallets e carrelli elevatori

Alcuni suggerimenti pratici Pallet e carrelli elevatori | Il pallet nasce dopo la seconda guerra mondiale per consentire il trasporto di merci su unità di carico facilmente movimentabili. In Italia è conosciuto anche come paletta o bancale ed è ormai indispensabile per trasportare merci di qualunque tipo. Le scaffalature sono progettate per stoccare pallets e i carrelli elevatori o transpallets sono il mezzo per movimentarli. Bisogna fare attenzione al giusto tipo di carrello elevatore, in quanto non tutti possono movimentare gli stessi pallets e di pallets ne esistono decine di versioni. Oltre al pallets in legno esistono altri contenitori dedicati al trasporto con forche. Forniamo una miniguida di riferimento e ci rendiamo disponibili per approfondire l’argomento. I PALLET  MOVIMENTATI CON CARRELLI CONTROBILANCIATI. I carrelli elevatori a forche a sbalzo ( dotati di controbilanciamento a contrappeso ) sono naturalmente i più versatili. Permettono di movimentare pallet  chiusi su 2 o 4 lati e di norma non hanno controindicazioni per qualsiasi tipo di pallet  e/o contenitori.  Ci sono comunque eccezioni e attenzioni da prestare. Dimensionamento delle forcheLe forche devono essere dimensionate per inforcare completamente il pallet . Forche troppo corte possono determinare un’oscillazione del carico e ribaltare il pallet , mentre troppo lunghe possono danneggiare pareti di celle frigo o camion e in molti casi agganciare altri pallets. Pallet  di grandi dimensioni I pallet  con larghezza o profondità superiore allo standard ( se per standard consideriamo pallets da 800/1000×1200 mm ) modificano la stabilità di un carrello elevatore che è progettato per quel tipo di pallet . Convenzionalmente il baricentro di carico di un carrello è di 500/600 mm. Se per esempio inforcassimo un pallet  di 2000 kg ma di dimensioni maggiori il carrello elevatore varierebbe la propria capacità di carico e la stabilità.  Bisogna prestare molta attenzione a questo e verificare con il fornitore l’esatto dimensionamento del carrello. I PALLET  MOVIMENTATI CON TRANSPALLET I transpallet  sono lo strumento di base per movimentare pallet . Sono prodotti in diverse versioni per adattarsi ai vari tipi di pallet . Ne esistono di tipo ribassato, con forche più lunghe o più corte, più larghi o più stretti. Un particolare da considerare nella scelta del transpallet  è il numero di rulli anteriori. Se doppi agevolano la trazione e il superamento di dossi, se singoli lavorano meglio nella presa di pallet  anche dal lato del traversino.Questo vale per transpallet  a spinta manuale che per transpallets elettrici I PALLET  MOVIMENTATI  CON STOCCATORI I transpallet  a colonna possono inforcare solo nel lato aperto di un pallet . Il carrello è dotato infatti di zanche sotto le forche che conferiscono stabilità e portata, dal momento che si tratta di un mezzo non contrappesato. Nel posizionamento in scaffalatura bisogna necessariamente allineare correttamente  i pallet  in quanto le zanche devono inserirsi nel pallet  a terra. I PALLET  MOVIMENTATI CON RETRATTILI Il retrattile è una macchina con forche a sbalzo o meglio: lo è quando non deve lavorare in corsia. In tal caso necessita di avvicinare il montante allo chassis, rientrando cosi all’interno di zanche d’appoggio. Quindi è necessario utilizzare pallet  con dimensioni inferiori alle dimensioni dell’interno delle zanche. Diversamente non potrebbe depositare un pallet  a terra in corsie strette, annullando cosi il vantaggio di una macchina retrattile. I PALLET  MOVIMENTATI CON COMMISSIONATORI Con i commissionatori orizzontali si utilizzano di norma pallet  formato euro e roll.  Non si inforcano pallet  dal lato del traversino.I commissionatori verticali invece possono inforcare tutti i tipi di contenitori e pallet. Tendenzialmente vengono effettuate operazioni di picking quindi il pallet  è inforcato dal lato 800 mm.  I PALLET  MOVIMENTATI CON MULTIDIREZIONALI E LATERALI Questi carrelli sono progettati per movimentare carichi lunghi e ingombranti come casse di legno di formati eccezionali.  Non è una macchina adatta a pallet  standard. I PALLET  MOVIMENTATI CON TRILATERALI Il pallet  è determinante per la progettazione di un magazzino con carrelli trilaterali. La sua dimensione è il punto di partenza per la realizzazione delle scaffalature, delle corsie e la scelta della macchina. In un magazzino a corsie strette il pallet  può avere una sola dimensione in lunghezza e una o due in larghezza. Richiedi maggiori informazioni

manutenzione

Controlli periodici delle scaffalature UNI EN 15635:2009

L’IMPORTANZA DEI CONTROLLI SULLE SCAFFALATURE L’ispezione periodica delle scaffalature industriali rientra tra gli obblighi legati alla sicurezza previsti dal Dlgs 81/2008. La norma di riferimento per la corretta ispezione e manutenzione delle scaffalature è la UNI EN 15635:2009. Seguendo le indicazioni della norma abbiamo definito specifiche procedure per ogni tipologia di scaffalatura che, attraverso varie fasi, permettono di determinare il livello di sicurezza delle scaffalature utilizzate in azienda. In sintesi l’attività di ispezione prevede una verifica puntuale delle scaffalature al fine di evidenziare non solo elementi danneggiati e non conformità, ma anche di rilevare problematiche legate alla sicurezza derivanti dalla presenza delle scaffalature nel luogo di lavoro. OGNI QUANTO SI INTERVIENE? Non oltre i 12 mesi come da UNI 15635:2009 .In realtà dove gli urti sono frequenti può essere necessario verificare le scaffalature a scadenza trimestrale. Ogni azienda dovrebbe nominare un referente addetto PRSES ( responsabile della sicurezza delle attrezzature di magazzino) in grado di comunicare tempestivamente eventuali condizioni di rischio. PERCHE’ CONTROLLARE LE SCAFFALATURE? Gli scaffali metallici non sono eterni e in ambienti come i magazzini di logistica  sono soggetti a continue sollecitazioni. Il rischio di cedimento anche solo di un componente può determinare l’effetto domino con gravi conseguenze a persone e cose. ISPEZIONE PROGRAMMATA SCAFFALATURE I controlli e le verifiche vengono condotti in conformità alle NORME UNI EN 15635:2009 e UNI 11636:2016 e sono effettuati con il massimo scrupolo. COME SI PROCEDE Innanzitutto viene raccolta tutta la documentazione esistente quali ordine di acquisto, disegno tecnico, eventuali interventi apportati alle scaffalature.Vengono verificate le tabelle di portata se esistenti e si passa poi alla vera e propria fase ispettiva.Le scaffalature vengono controllate nella geometria e allineamento.Vengono verificati i fissaggi dei tasselliViene verificato lo stato della verniciatura e la presenza di eventuali agenti come la ruggine e la corrosione.Uno dei principali scopi è verificare se urti accidentali abbiano danneggiato montanti e spalle e stabilire il livello di gravità. Si deve altresi verificare che la scaffalatura sia posizionata in sicurezza e segnalare eventuali provvedimenti da adottare per prevenire il rischio di caduta dei carichi in aree di passaggio o di lavoro. Nella relazione che si redige si realizza una mappatura per identificare chiaramente il posizionamento delle scaffalature. E’ utile disporre di un layout del magazzino per poter identificare l’ubicazione delle scaffalature. Una volta raccolti tutti i dati necessari e realizzato un layout delle scaffalature, si provvede a relazionare le eventuali anomalie segnalandole con 3 differenti colori. Le fasi successive Il danno viene classificato e validato. Si fa riferimento alla UNI EN11636:2023 Lo stato delle scaffalature viene classificato con una scala : verde-giallo-rosso. Il danno Verde è lieve e non rappresenta una minaccia per la sicurezza. Occorre un monitoraggio periodico. Il giallo è un danno che richiede un intervento pianificato. L’ispettore provvederà le istruzioni per le tempestiche e le misure da adottare. Il rosso è una minaccia e richiede un’azione tempestiva. Si tratta di danni che compromettono la staticità della scaffalatura e si deve provvedere quasi sempre allo scarico della parte coinvolta. La nostra relazione sullo stato delle scaffalature viene consegnata al cliente e diventa il punto di partenza per la eventuale fase di  ripristino delle parti danneggiate. La manutenzione delle scaffalature danneggiate La nostra società può fornire un servizio di intervento, provvedendo all’ordine delle scaffalature danneggiate e agli interventi di ripristino richieste. La sostituzione dei componenti su  scaffalature danneggiate Qualsiasi intervento viene eseguito con ricambi originali. Non vengono utilizzati materiali di recupero o di altra marca. Non è possibile riparare componenti metallici che hanno ricevuto sollecitazioni. Rif. Pag. 15 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE, ESECUZIONE, VERIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLE SCAFFALATURE METALLICHE. Una volta completata la manutenzione il registro viene aggiornato Clicca qui

scaffale per xarichi pesanti

Scaffalature in conceria

Scaffali per conceria Le scaffalature utilizzate nel settore della concia delle pelli richiedono grande capacità di portata e dimensioni del piano fuori dagli standard. Quasi sempre per lo stoccaggio vengono utilizzati pallets in legno che durante i processi di lavorazione si deteriorano perdendo la loro uniformità. I pesi possono arrivare a 6000 kg e non è sempre facile posizionarli sulle scaffalature. Come abbiamo affrontato il problema? Per stoccare carichi unici con dimensioni che superano i 3000 x 2000 mm., abbiamo realizzato scaffalature con doppia spalla da 25/10 e 4 correnti di tipo H o UPN per piano. Ogni piano è dotato di copertura in legno con rinforzi.In questo modo la scaffalatura può sopportare il notevole carico dei pallets di pelli in lavorazione. Scaffalature per cavalletti o maxi pallet Le scaffalature per conceria sono particolari. Esiste la necessità di creare un piano di appoggio sia per stoccare cavalletti che per lo stoccaggio di maxipallet con pelli.I cavalletti portapelli sono molto più leggeri dei pallet ma hanno dimensioni non ordinarie. Richiedono profondità di 2400 mm e anche in questo caso è necessario garantire un piano uniforme di appoggio. Anche in questo caso è necessario utilizzare 2 spalle per garantire un’uniforme distribuzione dei carichi. Il ripiano in legno Nel settore conciario il piano in legno viene utilizzato per garantire una uniforme distribuzione del carico sui piani.  Le tavole vengono unite con listelli opportunamente posizionati che stabilizzano il piano all’interno dei correnti. La fornitura dei piani non è di competenza del fornitore della scaffalatura che si occupa prevalentemente della struttura in acciaio. La lunghezza dei ripiani I ripiani delle scaffalature nelle concerie vanno da 3000 a 3600 mm. Questo richiede correnti robusti e staffe antitorsione,

autosat per scaffalatura

Magazzini automatici

HEAVY MINILOAD Le attività di picking  con l’avvento dell’e-commerce sono notevolmente cresciute negli ultimi anni. Il costo di ogni missione di prelievo deve essere monitorato e una errata gestione può vanificare le esigue marginalità di un mercato globale. I produttori di attrezzature per la movimentazione si sono dati da fare per proporre soluzioni all’avanguardia, capaci di ridurre al minimo i tempi e ottimizzare il magazzino. Tra queste esistono i magazzini per lo stoccaggio di contenitori o vassoi. Il magazzino è formato da un corridoio centrale dove trasla un trasloelevatore e da due scaffali situati ad entrambi i lati per la sistemazione di scatole o vassoi. A lato, una o più zone di automazione, sui quali il trasloelevatore deposita il carico estratto dalla scaffalatura. I trasportatori avvicinano l’unità di carico all’operatore, e terminato il prelievo, la restituiscono al trasloelevatore per l’allocazione nella scaffalatura, con massima velocità e in completa gestione informatizzata.

scaffali su basi mobili

Scaffalature e 4.0

SCAFFALATURE E INCENTIVI FISCALI La risposta n. 408 dell’Agenzia dell’entrate conferma che  chi ha utilizzato negli scorsi anni l’iperammortamento per la sola componente impiantistica di magazzini autoportanti, o per sistemi automatici di movimentazione escludendo dai costi le scaffalature, può ora recuperare anche quella parte di costo in iperammortamento, o nella nuova agevolazione del credito d’imposta per il 2020-2025. Il decreto semplificazioni (legge n. 12 dell’11 febbraio 2019) ha sancito che “ai soli fini dell’applicazione della disciplina di cui all’articolo 1, comma 9, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, il costo agevolabile dei magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica, di cui all’allegato A annesso alla suddetta legge, si intende comprensivo anche del costo attribuibile alla scaffalatura asservita dagli impianti automatici di movimentazione, che costituisce, al contempo, parte del sistema costruttivo dell’intero fabbricato; resta ferma la rilevanza di detta scaffalatura ai fini della determinazione della rendita catastale, in quanto elemento costruttivo dell’intero fabbricato”. Una buona notizia per chi stà valutando un nuovo magazzino automatizzato. Proponiamo soluzioni integrate con scaffalature autoportanti e carrelli elevatori che rientrano nella 4.0. Le scaffalature su basi mobili dotate di interfaccia WMS rientrano anch’esse nell’agevolazione. Per maggiori chiarimenti contattate un nostro commerciale.

Richiedi un sopralluogo

La miglior decisione nell’acquisto di scaffalature  Se siete in procinto di ampliare il Vostro magazzino, vorremmo fornirVi il nostro supporto. Anche se avete già un’idea, o un preventivo. Mito sistemi, è un team di specialisti che si occupano di magazzino. Dalla movimentazione allo stoccaggio. Nel catalogo trovate tutta la gamma di scaffalature per l’allestimento di un magazzino per pallets, picking e carichi lunghi. Il nostro impegno è unirci a chi produce qualità in Italia. Della nostra nostra squadra fanno parte produttori Italiani di scaffalature metalliche, esperti di magazzino e di logistica, installatori e montatori. La forza della rete in tutta Italia, ci permette di affrontare trattative in ogni zona, fornendovi un supporto sul posto. Siamo competitivi, perchè la nostra rete in tutta Italia ci permette di avere condizioni uniche. Per richiedere un preventivo di scaffalature compilate il modulo sotto riportato. Grazie.

Stoccare carichi lunghi e ingombranti

Come stoccare profili, legnami, barre, automobili e carichi ingombranti? Le scaffalature cantilever Lo scaffale cantilever è una struttura metallica modulare composta da colonne e mensole: esempio di cantilever per carichi lunghiLe colonne hanno un basamento proporzionato alla portata e alla lunghezza delle mensole, mentre la colonna è dimensionata in funzione dei pesi e delle altezze richieste.La base è quindi l’elemento sul quale si scaricano le forze verticali dello scaffale. Base e colonna di norma sono fissate con bulloni.Le colonne sono dotate di fori che consentono l’ancoraggio delle mensole in uno o due lati della struttura ( cantilever monofronte, cantilever bifronte ). Il fissaggio avviene con un bolzone, nel quale vengono scaricate le forze della mensola.A determinare la distanza delle colonne e a unire le stesse è utilizzata una crociera, che conferisce alla struttura robustezza e tenuta, grazie alla controventatura.Una soluzione relativamente semplice che permette la creazione di un piano infinito, senza spalle e delimitazioni.Un cantilever è dimensionato in funzione delle dimensioni e dei pesi che deve sopportare.E’ possibile agganciare mensole in funzione delle necessità, tenendo conto che la colonna ha un limite di portata. Cantilever: Il piano infinito Con una scaffalatura Cantilever disponete di un livello di carico senza interruzioni come invece avviene in tutte le altre scaffalature dove i montanti interrompono la campata. Nel cantilever le mensole sono a sbalzo, appese alle colonne sulle quali scaricano il peso.Questa caratteristica li rende idonei anche in applicazioni nei quali la larghezza dei carichi è variabile, ad esempio gli allestitori fieristici o i mobilieri. Utilizzando uno scaffale Cantilever si può massimizzare lo spazio senza interruzioni. Applicazioni del cantilever Viene utilizzato nel settore del legname, nella produzione di profilati, serramenti, industria dell’arredamento, officine meccaniche che utilizzano tubi e barre di varie lunghezza. Cantilever autoportanti Le colonne di un cantilever possono essere la struttura portante sul quale realizzare una campata di tettoia. In questa maniera si evita di costruire opere murarie. Nel caso di realizzazione di una struttura autoportante i componenti dello scaffale Cantilever sono realizzati con trattamenti di zincatura a caldo, al fine di garantire una lunga durata e prevenire la corrosione dovuta alle intemperie. Come movimentare carichi lunghi Quando movimentate un carico lungo, ad esempio delle barre in acciaio dovete disporre di macchine in grado di muoversi in 4 direzioni. Diversamente siete costretti a creare corsie larghe più del carico da movimentare.Nel mercato esistono carrelli laterali e carrelli multidirezionali.I carrelli laterali lavorano trasversalmente in 2 direzioni e per il posizionamento del carico utilizzano un montante retrattile. I multidirezionali lavorando in 4 direzioni grazie ad un sistema sterzante complesso. Queste  soluzioni permettono di operare in corridoi molto contenuti. Si veda il filmato del modello multidirezionale prodotto da Mitsubishi. .La gamma di scaffali cantilever https://www.youtube.com/watch?v=KMlxR1dmBT8 Il carrello multidirezionale Mitsubishi RBM è un mezzo adatto per lavorare in corsie strette Le scaffalature con i piani estraibili Le scaffalature cantilever e a piani estraibili roll out sono una ottima soluzione per lo stoccaggio di carichi lunghi e permettono di ridurre i corridoi agevolando il lavoro e la sicurezza degli operatori. La gamma di scaffalature Roll out è disponibile sul nostro sito

SCAFFALATURE PER PELLAMI

Scaffali con ripiani per magazzino. Quale scegliere?

Scaffali con ripiani per magazzino. Come scegliere   Cosa si deve movimentare? La prima valutazione per una scelta adeguata riguarda l’UDC o Unità di carico. La dimensione del carico permette di individuare la dimensione del piano, larghezza altezza dei livelli e profondità.Altro fattore da terminare è Il peso del carico Lo spazio di cui si dispone Le corsie di una magazzino per picking sono di norma comprese da 1000 e 1500 mm.  Si prenda per esempio il l’archivio cartaceo o il magazzino ricambi di una concessionaria.  Nei casi in cui il magazzino ha un’altezza superiore a 2.5 metri, vengono utilizzati carrelli elevatori per il picking, chiamati commissionatori. In questo caso la corsia necessario è  di 1400/1700 mm, in funzione dell’altezza delle scaffalature. Esistono magazzini in cui le scaffalature sono suddivise tra scaffali portapallets e scaffalature per picking. Un sistema misto di stoccaggio e prelievo dove il carico dei piani avviene con pallet e carrello elevatore, mentre il prelievo è manuale. In questi casi le corsie potranno essere da 1700-1900 mm. ( se il magazzino è servito da un carrello trilaterale ) o di 2700-3500 mm. ( nel caso in cui si utilizzinocarrelli tradizionali ) Numero di referenze e flussi di magazzino La grandezza di un magazzino di scaffali con ripiani dipende dal numero di pezzi, dal numero di referenze, dalla rotazione degli stessi, dal numero di operatori. I ripiani di uno scaffale per magazzino A differenza dello scaffale portapallet, il magazzino per picking è realizzato con piani chiusi.  Il piano è sempre costituito da travi portanti agganciate alle spalle. Alle travi vengono agganciati i pianetti o  Analisi di un progetto Come realizzare un magazzino con ripiani per sfruttare al massimo gli spazi? Il nostro ufficio tecnico puo’ suggerirvi la migliore soluzione in base ai dati forniti o rilevati.Le scaffalature utilizzabili possono essere di diverso tipo:– Scaffali a ripiani con fissaggio a gancio e ripiano unico– Scaffali a ripiano ad incastro media portata con travi e pianetti zincati– Scaffali ad incastro con ripiani metallo/legno– Scaffali portapallets con travi standard o sagomate e pianetti zincati– Scaffali portapallets con travi sagomate e tegolini– Scaffali a passerella: Scaffalature su 2-3 livelli con piano calpestabile, di norma in lamiera forata, con scala di accesso, cancello di apertura e ballatoio. Serve un carrello elevatore per il Vostro magazzino? Nel caso di studio di un magazzino a ripiani con scaffalature oltre i 3 metri, è necessario utilizzare un carrello per prelievo dei colli. I carrelli preposti sono i carrelli commissionatori a basso, medio e alto prelievo. Possiamo integrare nella nostra proposta un carrello adatto.

Le varie tipologie di pallet

1/2 Pallets EUR 6 Dim 800×600 600×400 mm. Utilizzato quando risulta eccessivo l’utilizzo per l’evasione di piccoli ordini, imballaggio carichi piccole dimensioni. Utilizzati in prevalenza nella grande distribuzione con esposizione diretta della merce Carrelli: Tutti i carrelli elevatori ( forca consigliata mm. 600/800 mm ) Tutti i transpallet e stoccatori ( ad eccezione del modello 600×400 mm. ) Scaffali: Scaffalature portapallets  con profondità 400/500 mm. ( nessuna rompitratta ) Scaffalature picking con ripiani. Pallets EUR  Dim 800×1200 mm. Riconoscere l’Europallets I pallets riportano il marchio EUR nell’ovale sul blocchetto di destra del lato longitudinale del pallet; tutti i pallet  riportano inoltre il marchio EPAL nell’ovale sul blocchetto di sinistra del lato longitudinale del pallet. Blocchetto centrale: Riporta paese di fabbricazione, codice produttore, anno e mese di produzione e ferrovia ( in Italia FS ). La disposizione dei chiodi è standardizzata, le tavole inferiori sono smussate e non vi è formazione di muffa significativa. I pallet EPAL di nuova produzione sono certificati dalla graffa di certificazione con la sigla di qualità EPAL. Il pallets è aperto nel lato 800 mm. Carrelli: Tutti i carrelli elevatori ( forca consigliata mm. 1150 mm ) Tutti i transpallet ( larghezza est 540/560 mm, con monorullo se il prelievo avviene nel lato del traversino ) Stoccatori ( il prelievo da terra avviene solo dal lato aperto 800 mm ) Scaffali per Europallet: Scaffalature portapallets  con profondità 1000-1050-1070-1100  mm. Lunghezza travi/correnti  consigliate: 1800 mm.  ( 2 posti ) 2700 mm. ( 3 posti ) Se il pallets viene posizionato con il lato 800 in profondità, le scaffalature devono essere dotate di opportune rompitratta ed eventuale terza trave. Scaffalature portapallets con con pianetti. Scaffalature drive-in , Scaffalature a gravità, Scaffalature compattabili. Pallets EUR  3 ( pallet americano o  pallets Philips ) Dim 1000×1200 mm. Utilizzato per carichi ingombranti Il pallets è aperto nel lato 1000 mm. Carrelli: Tutti i carrelli elevatori ( forca consigliata mm. 1150 mm ) Tutti i transpallet ( con monorullo se il prelievo avviene nel lato del traversino ) Stoccatori ( il prelievo da terra avviene solo dal lato aperto 800 mm ) Scaffali per Pallets EUR  3: Scaffalature portapallets  con profondità 1000-1050-1070-1100  mm. Lunghezza travi/correnti  consigliate: 2200/2300 mm.  ( 2 posti ) 3300 mm. ( 3 posti ) Se il pallets viene posizionato con il lato 1000 in profondità, le scaffalature devono essere dotate di opportune rompitratta ed eventuale terza trave. Scaffalature portapallets con con pianetti. Scaffalature drive-in , Scaffalature a gravità, Scaffalature compattabili. Pallets CP o chemical pallet Modelli CP1 (1000×1200 mm) CP2 (800x1200mm) CP3 (1140×1140 mm) CP4 (1100×1300 mm) CP5 (760×1140 mm) Questi modelli ha il lato corto aperto e inforcabile anche da transpallet stoccatore CP6 (1200×1000 mm) CP7 (1300×1100 mm) CP8 (1140×1140 mm) CP9 (1140×1140 mm) Questa tipologia di pallet è fornita di norma con la merce e non viene reso. Anche la riparazione è difficile perchè deve essere autorizzata se lo si vuole immettere nuovamente sul mercato. Altri formati di pallet Esistono poi pallet a perdere realizzati su misura. Sono di norma a perdere e monouso. Tutti i pallet EPAL riportano altresì il Marchio EPAL nell’ovale sul blocchetto di sinistra del lato longitudinale. Il Marchio fitosanitario FITOK viene obbligatoriamente utilizzato per marchiare tutti i pallet EPAL prodotti dal 1° luglio 2010. CP Pallet

manutenzione scaffalature

Linee guida installazione scaffalature

SCAFFALATURE INSTALLAZIONE > LINEE GUIDA  Le scaffalature pesanti vanno installate su un pavimento resistente, piano e antisdrucciolevole.La circolazione di veicoli e pedoni deve essere regolata (art. 7 comma 2 D.P.R. 19 marzo 1956 n. 303 e art. 8 commi 1-2-9-10 D.P.R. n. 547/1955) e vanno attuate tutte le misure atte ad evitarne il ribaltamento. Cartelli di portata scaffalature Un cartello ben visibile deve indicare la portata massima di progetto in kg per metro quadrato di superficie (cfr. articoli 9 e 11 del D.P.R. n. 547/1955). Le scaffalature devono: – essere solidamente ancorate per prevenire il ribaltamento, che può verificarsi anche a causa dell’apertura dei cassetti contenenti oggetti pesanti; – non devono presentare parti sporgenti tali da provocare lesioni; – i montanti debbono poggiare su basette di ripartizione del peso sul pavimento. Art. 6 D. Lgs. n. 626/96 (Obblighi dei progettisti, dei fabbricanti, dei fornitori e degli installatori) 1. I progettisti dei luoghi o posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di sicurezza e di salute al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono macchine nonché dispositivi di protezione rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza previsti nelle disposizioni legislative e regolamentari vigenti. 2. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di macchine, di attrezzature di lavoro e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che gli stessi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Art. 35 D. Lgs. n. 626/94 (Obblighi del datore di lavoro) 1. Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da svolgere ovvero adattate a tali scopi ed idonee ai fini della sicurezza e della salute. 2. Il datore di lavoro attua le misure tecniche ed organizzative adeguate per ridurre al minimo i rischi connessi all’uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori e per impedire che dette attrezzature possano essere utilizzate per operazioni e secondo condizioni per le quali non sono adatte. Inoltre, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinchè durante l’uso delle attrezzature di lavoro siano rispettate le disposizioni di cui ai commi 4-bis e 4-ter. 3. All’atto della scelta delle attrezzature di lavoro il datore di lavoro prende in considerazione: a) le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere; b) i rischi presenti nell’ambiente di lavoro; c) i rischi derivanti dall’impiego delle attrezzature stesse. Art. 11 D.P.R. n. 547/1955 – (Posti di lavoro e di passaggio e luoghi di lavoro esterni) – 1. I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o l’investimento di materiali in dipendenza dell’attività lavorativa. 2. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici, devono essere adottate altre misure o cautele adeguate. Art. 8 – (Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi) 1. Le vie di circolazione, comprese scale, scale fisse e banchine e rampe di carico, devono essere situate e calcolate in modo tale che i pedoni o i veicoli possano utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla loro destinazione e che i lavoratori operanti nelle vicinanze di queste vie di circolazione non corrano alcun rischio. 9. I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non devono presentare buche o sporgenze pericolose e devono essere in condizioni tali da rendere sicuro il movimento ed il transito delle persone e dei mezzi di trasporto. Art. 7 D.P.R. 303/56 (Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali scale e marciapiedi mobili, banchina e rampe di carico) 2. I pavimenti dei locali devono essere esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi, devono essere fissi, stabili ed antisdrucciolevoli.

scaffalature usate metalsistem

Scaffali usati. Un buon affare?

Scaffalature nuove o usate?  I pro e i contro Nell’acquisto di scaffalature per il magazzino è facile pensare di cercare l’usato. Si pensa in effetti che trattandosi di un materiale “povero” e non tecnologicamente superabile, uno scaffale vale l’altro. Quindi l’usato è solo una opportunità di risparmiare. Bisogna tuttavia fare delle considerazioni. Quando conviene acquistare scaffali usati? L’offerta dell’usato è limitata a lotti dismessi, quindi spesso si adatta la richiesta all’offerta esistente. Altezze diverse, larghezze e portate differiscono per ogni scaffale. Sicuri che i dati riferiti alle portate del costruttore coincidano con quelli che Vi necessitano? L’installazione di una scaffalatura è un vero progetto che richiede attenzione. Le portate cambiano in funzione delle altezze delle travi e reperire le documentazioni orginali è quasi sempre impossibile. Quindi se si acquistano scaffali usati è bene considerare con attenzione la documentazione tecnica. Condizioni dell’usato L’usato è in buono stato?  Scaffali usati sono spesso sostituiti perchè usurati o danneggiati. Le deformazioni delle scaffalature inficiano la sicurezza di un magazzino Quindi deve trattarsi di scaffali in ottime condizioni. Risparmio economico E’ vero che le scaffalature usate hanno un prezzo di norma inferiore del 30-40% rispetto al nuovo. Ma considerando i vantaggi fiscali di un’acquisto del nuovo la differenza potrebbe ridursi notevolmente. Normative Il Vostro magazzino si trova in zona sismica? Molti costruttori realizzano oggi solo magazzini che tengano conto dell’area sismica, adeguando il progetto all’area di destinazione. Un dovere del datore di lavoro è verificare la sicurezza dell’ambiente di lavoro, quindi scaffali non antisismici in zone sismiche provocherebbero serie complicazioni in caso di terremoti. Conclusioni Se da una parte Vi è un risparmio, dall’altro ci sono i dubbi nell’acquisto che devono essere risolti. Ne vale la pena? Le norme si applicano comunque solo a scaffalature superiori a 3 metri di altezze e un lotto di scaffali usati, pari al nuovo, con tutte le certificazioni potrebbe essere un’affare. Diversamente no.